societing lab

SocietingLAB

Il SocietingLAB è uno spazio che nasce per favorire l’interazione tra l’ecosistema universitario (ricerca e didattica) e gli attori esterni, favorendo la crescita delle competenze innovative; facilitando l’incontro tra domanda-offerta di nuove professionalità e supportando le micro, piccole, medie e grandi imprese ad verso la transizione ecologica e digitale.

Attraverso la ricerca-azione e la formazione studia e sperimenta processi di innovazione orientati a nuovi modelli di società che sappiano generare valore condiviso.

L'ecosistema

Il SocietingLAB appartiene all’ecosistema dei centri di eccellenza culturali e tecnologici dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, e si trova all’interno del Polo Tecnologico di San Giovanni a Teduccio, nell’Area dell’ex Manifattura Tabacchi, insieme alle facoltà tecnologiche, i laboratori, i centri di ricerca, le academy.

Il nostro Approccio

I cambiamenti e i processi di innovazione non sono fini a sé stessi e non possono essere predefiniti, in quanto prodotti da processi di confronto, scambio e reciproco apprendimento. Per questo gli obiettivi da raggiungere sono sempre in fase di ridefinizione e l’azione viene orientata alla possibilità di aprire lo spazio a forme di futuro: immaginabili, possibili, desiderabili.
Pensiamo che il cambiamento si possa realizzare solo con la partecipazione e il protagonsimo di tutti i soggetti e gli attori presenti in ogni (eco)sistema. Significa riconoscere l’importanza della compresenza di attori tra loro differenti che, con il loro apporto, consentano di ricombinare i saperi, i punti di vista, i linguaggi, per arrivare a definire soluzioni più efficaci per affrontare la complessità.
Siamo convinti che sia necessario superare la separazione tra la teoria e la pratica, creando tra questi un ponte che favorisca l’incontro, la reciproca conoscenza e lo scambio. Ricerca e azione si sviluppano e si ricombinano insieme, rafforzandosi. L’interazione tra teoria e pratica richiede un approccio transdisciplinare, necessario ad affrontare la complessità dei contesti socio-economico-ambientali.
La ricerca-azione si apre, ogni volta, alla possibilità di nuove scoperte. Ogni volta parte e continua senza condizionamenti, così i problemi analizzati sono soggetti ad una possibile riformulazione. Le azioni da intraprendere e le loro conseguenze non possono essere mai completamente definite e conosciute in anticipo: arrivano come frutto di interazioni, scambi e apprendimenti continui.

Crediamo nel radicamento in un contesto reale, del quale è fondamentale conoscere e riconoscere le specificità. La ricerca-azione, che utilizza e produce pensiero e conoscenza generale, parte e si rivolge ad ambiti di intervento (geografici, tematici, sociali,…) concreti, che hanno le loro specificità, da comprendere, analizzare e valorizzare. I processi di conoscenza sono funzionali a definire idee e soluzioni che verificano la loro utilità ed efficacia alla prova dei fatti.

Utilizziamo il dirottamento di senso (détournement) di concetti precostituiti. È un metodo che ci consente di giocare a inserire elementi, che abitualmente appartengono ad un contesto specifico, all’interno di un contesto differente, per creare relazioni inconsuete dalle quali ricavare nuovi significati possibili, nuove idee e nuove soluzioni. In questo modo, per esempio, si costruisce l’immaginario che fa dialogare l’innovazione tecnologica e i contesti socio-culturali in cui prevale la tradizione: la tecnologia può avere una funzione in questi contesti e insieme smettere di essere il simbolo dell’alienazione.
Lavoriamo per abilitare un pensiero e un’azione personale e collettiva che generino comportamenti connettivi, orientati socialmente, creativi, produttivi. Supportiamo soggetti e comunità di apprendimento capaci di incidere positivamente sulle condizioni e sugli effetti del produrre, dell’innovare, del vivere insieme, del prendersi cura. Guardiamo al bene comune.
Come nel mestiere dell’artigiano, ci sta a cuore realizzare un lavoro da cui sia possibile ricavare costantemente un sapere necessario e nuovo, dove ogni fase del “processo di produzione” diventa parte del tutto, che va controllato e curato con la disponibilità ad apprendere dagli errori, motivati dalla continua possibilità del miglioramento.
Creiamo ponti: nell’era delle reti significa connettere istituzioni culturali e società civile; aree interne, rurali e bacini metropolitani; micro-piccole e medie imprese e corporazioni internazionali; discipline e metodi; strutture istituzionali di ricerca e la moltitudine di iniziative dal basso, di esperimenti quotidiani che ci suggeriscono nuove strade per uscire dal fallimento del presente.
Ci ispiriamo all’ars maieutica per favorire, attraverso il dialogo, l’emersione di idee e punti di vista –individuali e collettivi- che esistono ma faticano ad essere esplicitati. L’emersione e la condivisione di questi segnali deboli, comunque rilevanti per chi li tiene sottotraccia, possono avere una funzione importante nella definizione delle soluzioni di problemi complessi. Il problema, infatti, può già tenere in sé le matrici delle sue soluzioni.

Team

Alex Giordano

Direttore scientifico

Annalisa Gramigna

Titolo

Gianluca Punzi

SEO specialist | Digital mentor

Benedetta Esposito

Project Manager

Monica Di Nunzio

Copy Writer

Alessia Ciccarelli

Project Manager