Vari allarmi sono scattati nel corso della settimana su tanti fronti diversi:

        • uno è stato lanciato dal procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, e dal direttore generale del Dis (l’organo di coordinamento dei servizi segreti), Gennaro Vecchione: le minacce cibernetiche per l’economia sono sempre più forti. La preoccupazione è rivolta soprattutto a sviluppi tecnologici come 5G, blockchain e internet delle cose (IoT), per la possibilità di frodi, spionaggio industriale, finanziamento al terrorismo e riciclaggio di capitali sporchi. L’unico modo per vegliare sull’evoluzione di queste dinamiche è quello di mantenere il controllo evitando la disintermediazione totale, che comporta l’assenza di ogni controllo umano. Blockchain, per esempio, è uno di quei meccanismi che oggi viene valorizzando e scelto come forma di libertà e garanzia ma è un processo di concentrazione che -come è avvenuto del resto per il web – potrebbe portare a un vero e unico padrone della verità virtuale;
      • l’eccesso di stimoli cui tutti siamo sottoposti – il cosiddetto overload informativo – non ci fa bene: «Se l’ignoranza delle generazioni precedenti era causata dalla scarsità di dati disponibili, oggi abbiamo accesso a innumerevoli informazioni, con l’enorme difficoltà di selezionare le principali, approfondirle e verificarne la veridicità. Trascorrere molto tempo in internet, passando da un sito all’altro, rallenta l’immagazzinamento dell’informazione, che viene recepita dal cervello come rumore di fondo. Così si arriva spesso al sovraccarico cognitivo, cioè all’impossibilità di individuare l’elemento potenzialmente utile. Quando pensiamo di essere multi- tasking, in realtà passiamo da un compito all’altro molto rapidamente. Ma questo ha un costo cognitivo. Oltretutto, ciò fa aumentare la produzione dell’ormone dello stress cortisolo e del- l’adrenalina, che possono sovrastimolare il cervello e causare la cosiddetta nebbia mentale». Così ha dichiarato Michela Matteoli, direttore dell’Istituto di neuro-scienze del Cnr di Milano;
    • la competizione economica e geopolitica si gioca su nuovi strumenti di potere e ne sono testimonianza i grandi investimenti di Stati Uniti, Cina ed Europa che stanno portando avanti grandi piani per l’evoluzione dei computer quantistici, assieme a diversi stati come Giappone, Australia, Regno Unito, Russia, Svizzera e Singapore. Grandi aziende come Google, IBM e Microsoft hanno capacità di sviluppo paragonabili o superiori a quelle governative, e imprese di nuova generazione, come Rigetti e D-Wave, riescono a posizionarsi sulla frontiera del mercato grazie ai capitali della Silicon Valley;
  • alle intelligenze artificiali che devono imparare a riconoscere i volti delle persone vengono dati in pasto milioni di fotografie prese dal web senza nessuna autorizzazione. Il progetto MegaPixel, come alcune inchieste giornalistiche americane, si sono concentrati proprio su questo: MegaPixel, in particolare, è un’analisi dettagliata – avviata nel 2017 – dei dataset di immagini utilizzati da enti di ricerca e aziende private per l’addestramento delle intelligenze artificiali di riconoscimento facciale. Queste immagini non hanno lo scopo di identificare o sorvegliare i soggetti coinvolti ma vengono utilizzate per allenare gli algoritmi che sottendono ai sistemi di riconoscimento facciale e valutarne l’efficacia con precisione e riproducibilità. In alcuni casi questi dataset sono stati usati per ricerche finalizzate allo sviluppo di tecnologie da parte di potenze straniere, come la Cina: queste raccolte sono di fatto un’arma fuori controllo.

Sicuri che c’è da stare tranquilli?

Di seguito gli articoli scaricabili:

Allarme blockchain, 5G e IOT serve il controllo umano

Apprendere con l’intelligenza artificiale

Bologna guida la rivoluzione della città intelligente 2.0

CHE FINE HANNO FATTO LE FOTO CHE AVETE MESSO ON LINE NEL 2010

Collisioni di protoni

I dati sono un bene comune e appartengono ai cittadini

In Francia si sperimenta la pelle stampata in 3D

Intranet portatili disegnate per coinvolgere e co-creare

Le sue mappe di senso tra ragione e passione

PERCHÉ AMERICA, CINA ED EUROPA FANNO A GARA PER AVERE UN PEZZO DI QUANTUM COMPUTER

L’auto fa da sola, ma solo un po’

La città di domani avrà gli occhi

Oggi la più grande spia è lo smartphone

Senza via di scampo

Termini, rivoluzione fast-food 300 a rischio e arrivano i robot

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