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Societing4.0, alla ricerca di un’alternativa mediterranea per l’innovazione 4.0

Quando social innovation e trasformazione digitale si incontrano

11 aprile ore 15,30 a “Borsa Mediterranea della Formazione e del Lavoro”

ex Tabacchificio Centola di Pontecagnano (Salerno)

con Adam Arvidsson e Alex Giordano

Aprire una nuova strada, mediterranea, per innovare le imprese italiane e guidarle verso la rivoluzione del 4.0: è l’obiettivo di Societing4.0, un progetto dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” nato per indagare la possibilità di costruire un modello autoctono d’innovazione e che sarà presentato giovedì 11 aprile da Adam Arvidsson e Alex Giordano, due tra le menti più brillanti del pensiero critico contemporaneo in materia di innovazione.

Dopo un lungo lavoro di gestazione e ricerca il progetto Societing4.0 si presenta al pubblico e lo fa in un incontro/dibattito che vede protagonisti Adam Arvidsson, docente di Sociologia della cultura digitale e Alex Giordano, docente di Marketing dell’Università degli Studi di Napoli Federico II, entrambi impegnati nella direzione del programma di ricerca/azione Societing4.0, Demetrio Cuzzola, Consigliere Camera di Commercio Salerno e Tommaso De Simone, Presidente Camera di Commercio Caserta e Vicepresidente Unioncamere Nazionale. L’iniziativa è inserita all’interno della 1° Borsa Mediterranea della Formazione e del Lavoro, evento promosso dal Centro Studi Super Sud e organizzato da Gruppo Stratego con l’obiettivo di agevolare sul territorio l’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

La nascita di Societing4.0 arriva dalla presa di coscienza che l’integrazione delle tecnologie digitali nelle filiere produttive italiane procede molto a rilento e gli effetti socioeconomici di queste trasformazioni, poche, non sempre hanno prodotto effetti positivi. Le peculiarità dell’Italia, con i suoi 8.000 comuni, le tantissime medie, piccole e micro imprese, i suoi artigiani e il loro saper fare tipico e unico al mondo mal si integrano con i modelli di sviluppo importati dalla Silicon Valley o il Nord Europa. “Per questo nasce l’esigenza di ricercare un percorso mediterraneo per l’innovazione 4.0”, spiega Alex Giordano, e uno dei primi passi in questa direzione è stata la nascita di PIDMed. Si tratta di un prototipo di Punto Impresa Digitale a vocazione mediterranea, promosso dalle Camere di Commercio di Salerno e di Caserta, in partnership con il programma Societing 4.0 dell’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e il supporto di UnionCamere realizzato per indagare e mettere in pratica un modello di impresa 4.0 con una visione “mediterranea”, ovvero una visione capace di adattarsi e quindi di valorizzare il tessuto imprenditoriale italiano nel quale si inserisce con implicazioni importanti in termini di formazione, politiche del lavoro e trasferimento tecnologico.

Alex Giordano e Adam Arvidsson rappresentano due punti di vista diversi sull’innovazione, uno che tiene conto dei trend globali ed uno di chi da anni ha deciso di rimanere a lavorare sul territorio e ci condurranno alla scoperta della possibilità/necessità di addomesticare le tecnologie per rilanciare e fare grandi le nostre imprese nel mondo. Il tutto producendo impatti positivi sull’economia, l’ambiente e le nostre comunità partendo da una formazione basata sulla conoscenza critica delle tecnologie, dei territori e dell’essere umano.

L’incontro si propone di indagare la possibilità di un modello di impresa 4.0 con uno sguardo “mediterraneo”, ovvero una visione capace di adattarsi e quindi di valorizzare il tessuto imprenditoriale italiano nel quale si inserisce. Tutto si calerà nel concreto raccontando cosa sta facendo l’Università Federico II di Napoli, recentemente nominata Competence Center del Piano Nazionale Impresa 4.0, con Societing4.0 attraverso il progetto PIDMed condotto insieme con le camere di Commercio di Salerno e di Caserta.

 

 

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